BOSCHI E FORESTE

CONCORSO “RADICI
In occasione della Giornata internazionale delle Foreste, che si celebra il 21 marzo, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste lancia il concorso “Radici”. L’iniziativa, curata dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste del Masaf, ha l’obiettivo di sensibilizzare alla conoscenza e al rispetto del patrimonio forestale italiano, mettendo al centro le immagini e le storie di alcuni dei suoi esemplari più significativi: gli Alberi monumentali d’Italia (AMI).
Simboli di vetustà, maestosità, magnificenza e dell’equilibrio istituito tra uomo e natura, nonché spesso elementi identitari dei luoghi di appartenenza, gli alberi monumentali sono anche rappresentativi della grande ricchezza di biodiversità del territorio nazionale. I partecipanti potranno inviare brevi storie, aneddoti, curiosità, leggende o particolarità relativi ad uno, o più, alberi o gruppi di alberi monumentali dei circa 4.300 censiti e accolti nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia, corredando i testi (massimo 1000 battute spazi inclusi) con una foto orizzontale che metta in risalto il valore dell’esemplare arboreo nel proprio contesto topografico.
Immagini e racconti, spesso custoditi dalle singole comunità locali, possono contribuire a preservare la memoria storico-culturale dei ‘monumenti verdi’ nazionali e diffondere il senso di affezione nei loro riguardi.
“I nostri alberi monumentali sono un orgoglio nazionale. Il censimento e l’inclusione di questi esemplari nell’Elenco ufficiale è un’azione fondamentale di riconoscimento, tutela e valorizzazione, uno strumento che invita a conoscere questi ‘monumenti verdi’ contribuendo alla sensibilizzazione verso il patrimonio forestale italiano”. Lo sottolinea il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Il 21 novembre, in occasione della ricorrenza della Giornata nazionale degli Alberi, verranno pubblicati sul sito Masaf i tredici contributi giudicati più meritevoli e significativi, valutati sulla base di un giudizio complessivo tra testo e fotografia; questi lavori andranno a comporre il “Calendario Alberi monumentali d’Italia 2025” che sarà liberamente scaricabile sul sito del Ministero da fine 2024. Inoltre, tutti i testi e le fotografie ritenuti idonei andranno ad arricchire le schede dei relativi alberi, o gruppi di alberi, geolocalizzabili sulla mappa “Alberi monumentali d’Italia” che la Direzione generale dell’economia montana e delle foreste del Masaf cura e aggiorna su Google Maps.

I contributi potranno essere inviati fino al 21 settembre 2024, all’indirizzo e-mail didattica.forestale@masaf.gov.it e p.c. didattica.forestale@gmail.com.
Concorso “Radici”
Mappa “Alberi Monumentali d’Italia”

GIORNATA DEGLI ALBERI

“L’Italia è avanguardia in Europa perché è stata la prima Nazione a dotarsi di una strategia forestale. Quest’anno ricorrono i cento anni dalla legge Serpieri, una norma che già parlava di questo e rispondeva alla tutela del territorio”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, partecipando al convegno organizzato al Masaf per la Giornata nazionale degli alberi, con un focus sulla legge 10 del 2013 che si occupa dello sviluppo degli spazi verdi urbani.

“Ci sono elementi legati alla filiera del legno – ha aggiunto – che mettono in condizione di rendere il bosco un elemento da proteggere e da valorizzare.  Perché questi due aspetti viaggiano insieme. Si riesce a raggiungere la sostenibilità in modo migliore se la colleghi a quella produttiva ed economica”.

“La conoscenza del bosco è un elemento fondamentale. C’è una grande cultura che va incentivata. L’albero ti racconta come ha vissuto il pianeta, la sua storia. Per questo vanno rese partecipi le scuole. Faccio questa sottolineatura, nella giornata degli alberi, per rimarcare l’importanza di coinvolgere i bambini, per rafforzare la loro formazione e far crescere il loro rapporto con la natura. Ci tengo che i più piccoli capiscano che la natura va difesa, non in termini ideologici, ma ragionando invece in termini pratici. L’uomo, in questa sfida, deve essere bioregolatore cioè regolatore di biodiversità”, ha concluso il ministro Lollobrigida.

RETE NAZIONALE BOSCHI VETUSTI. ITALIA CAPOFILA IN EUROPA
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto, a firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, con cui viene istituita la Rete nazionale dei boschi vetusti. L’Italia è la prima Nazione in Europa a dare il via alla rete. 
Si tratta di un innovativo strumento per la valorizzazione della biodiversità degli ecosistemi forestali, previsto dal Testo Unico delle foreste, e che ha ottenuto il via libera dal Tavolo di concertazione permanente del settore forestale. 

“I boschi vetusti costituiscono importantissimi scrigni di biodiversità e sono di fondamentale importanza per lo studio delle dinamiche naturali che caratterizzano i boschi e quindi per lo studio della sostenibilità della gestione forestale, che deve rappresentare un elemento trainante per la valorizzazione delle aree interne della Nazione”, ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. 

In Italia sono stati censiti 166 boschi vetusti, per una superficie complessiva di oltre 4.000 ettari. Devono essere estesi almeno 10 ettari, non utilizzati dall’uomo da oltre 60 anni e presentare tutti gli stadi di evoluzione naturale degli alberi: dalle piantine giovani agli alberi adulti, dagli alberi morti in piedi a quelli atterrati, con una profonda lettiera e ampi spazi arbustivi ed erbacei.
Tutti i boschi vetusti riconosciuti e identificati come tali dalle singole Regioni saranno inseriti nella Rete nazionale, alla cui gestione, monitoraggio e aggiornamento provvederà la Direzione generale delle foreste del Masaf, sul modello operativo già adottato con successo per la tutela degli alberi monumentali d’Italia.
Le foreste vetuste d’Italia iscritte nella Rete nazionale saranno georeferenziate sul sito web del Masaf e mappate nella futura Carta forestale d’Italia, anch’essa in corso di realizzazione da parte della Direzione foreste, del CREA e dell’Università di Firenze.Nella rete nazionale dei boschi vetusti saranno inserite, in una sezione a parte, anche le 13 faggete vetuste primordiali riconosciute dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’umanità, per un’ulteriore superficie complessiva di 2.150 ettari.

TUTELA E VALORIZZAZIONE VERSO UNA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
“In linea con le indicazioni scientifiche e la ricerca, il Masaf, si impegna a fare del suo meglio per salvaguardare le foreste e affrontare le sfide ambientali. L’Italia, in particolare, è all’avanguardia nella tutela di questo straordinario patrimonio, essendo stata la prima Nazione a dotarsi di una strategia forestale in conformità alle linee guida dell’Unione Europea. La questione forestale, però, è di portata globale e richiede un’attenzione internazionale per garantire un equilibrio sociale e ambientale”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida a margine dell’evento ‘The forest factor’, organizzato dai Carabinieri in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente.

“È fondamentale – ha aggiunto – adottare una visione strategica e lavorare su entrambi i fattori chiave: l’ambiente e la sostenibilità produttiva. Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso un approccio integrato che consideri la cura e la pianificazione delle foreste, in collaborazione con il settore agricolo”. “Riconosciamo che gli agricoltori svolgono un ruolo chiave nella tutela dell’ambiente – ha proseguito il ministro Lollobrigida – e siamo determinati a sostenere un modello di agricoltura compatibile con il territorio attraverso l’innovazione e la ricerca. Vogliamo valorizzare il loro impegno, in particolare nelle aree interne che spesso affrontano sfide economiche. Per favorire una corretta manutenzione del territorio, abbiamo adottato misure legislative, come la raccolta della legna negli alvei dei fiumi, al fine di migliorare il flusso delle acque e ridurre i rischi idrogeologici”.

 “Una dicotomia che abbiamo voluto eliminare dal nostro dna di Governo – conclude il ministro – è quella di uomo in contrasto con l’ambiente anche quando lo cura. Gli agricoltori e gli allevatori nella maggior parte dei casi sono i primi ambientalisti.  Bisogna investire su un modello di agricoltura compatibile con il territorio attraverso l’innovazione e la ricerca, perseguendo eventuali pratiche distorte”.  

BANDO CONTRATTI DI FILIERA PER IL SETTORE FORESTALE 
Il 26 aprile 2023 è stato approvato e pubblicato il bando recante le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera nel settore forestale e le modalità di erogazione delle agevolazioni, che costituisce provvedimento di attuazione del decreto del ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste del 31/01/2023 recante “Disciplina dei criteri, delle modalità e delle procedure per l’attuazione dei Contratti di filiera e le relative misure agevolative di cui all’art. 3 per la realizzazione dei Programmi PNRR Contratti filiera settore forestale”.
E’ NECESSARIA E OPPORTUNA LA LETTURA COMPLETA DEL BANDO.
avviso differimento click-day – bando contratti di filiera settore forestale
E’ stato pubblicato l’avviso MASAF con cui si comunica il differimento della data di avvio della presentazione della domanda di accesso al bando Contratti di filiera- settore forestale che, compilata in ogni sua parte e completa di tutti gli allegati richiesti, dovrà pervenire all’ indirizzo  PEC misuraforeste@pec.masaf.gov.it, a decorrere dalle 10.00 del 3 luglio 2023 e fino alle ore 10.00 del 17 luglio 2023.
Gli Allegati, decreti istitutivi, bando, n.12 allegati e nota di differimento date verranno inviati agli Associati.

DOMANDE PER AGEVOLAZIONI A SOSTEGNO DEI CONTRATTI DI FILIERA
È stato pubblicato sul sito del Masaf il bando che disciplina i criteri, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande di accesso e le agevolazioni per la creazione dei Contratti di Filiera nel settore forestale nell’ambito del PNRR- Fondo complementare.Il fondo è da dieci milioni di euro, l’obiettivo è quello di favorire i processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, potenziare le relazioni lungo le catene di produzione, trasformazione e commercializzazione, attraverso l’aggregazione dei produttori, e garantire ricadute positive sulla produzione forestale.

“Con i Contratti di filiera per il settore forestale apportiamo nuova linfa all’economia e alle aree interne della nostra Nazione, nel rispetto della tutela e della conservazione della biodiversità e del paesaggio. Le foreste rappresentano un valore inestimabile del nostro territorio ed elemento strategico delle politiche di sviluppo dell’Italia”, cosi il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida

Il bando si rivolge ai silvicoltori privati, i Comuni e i Consorzi collegati, le piccole e medie imprese associate per l’utilizzo in filiera di tutte le produzioni dei boschi italiani, nel segno della sostenibilità e dell’interregionalità.
Una misura innovativa e sperimentale per il comparto. Uno strumento che potrà agevolare la creazione di reti di impresa interregionali, riconosciute dall’ordinamento solo dal 2021, e sostenerne l’aggiornamento, la modernizzazione e la valorizzazione del settore forestale in coerenza con la Strategia Forestale Nazionale. 
Le domande di sostegno per accedere alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10.00 del 1 giugno 2023 fino alle ore 10.00 del 15 giugno 2023, secondo la modulistica allegata al bando.
Fonte Masaf

CONTRATTI DI FILIERA DEL SETTORE FORESTALE
Il 31 gennaio 2023 il MISAF ha emanato il decreto recante “Disciplina dei criteri, delle modalità e delle procedure per l’attuazione dei Contratti di filiera e le relative misure agevolative per la realizzazione dei Programmi PNRR – Contratti filiera settore forestale. (23A01805) (GU n.70 del 23-3-2023)
nel quale sono previsti i criteri e le modalità per attuare le agevolazioni previste per i contratti di filiera del settore forestale di particolare interesse per i professionisti che si occupano della filiera boschivo forestale in ambito territoriale multiregionale i cui beneficiari risultano essere i silvicoltori privati, i comuni e  i loro consorzi, le piccole e medie imprese (PMI), classificati nelle seguenti categorie:
Fonte  Masaf
Informazioni relative al provvedimento sono presenti nella documentazione che verrà inviata agli Associati.

DEFORESTAZIONE – PROPOSTE DELLA COMMISSIONE EU
La competenza dell’Unione Europea ad agire nell’ambito della deforestazione e del degrado forestale si fonda sugli articoli artt. 191 e 192 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, relativi alla tutela dell’ambiente.
In particolare, l’articolo 191, paragrafo 1, TFUE definisce gli obiettivi della politica dell’Unione in materia ambientale nella salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente; nella protezione della salute umana, nell’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; nonché, nella promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici………….
Informazioni relative al provvedimento sono presenti nella documentazione che verrà inviata agli Associati.

ALBERI MONUMENTALI D’ITALIA

La Direzione generale dell’economia montana e delle foreste distribuisce a titolo gratuito  l’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia in formato tabellare per l’intero territorio nazionale.
L’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, creato ai sensi della Legge n. 10/2013, è costantemente aggiornato dalla Direzione dell’economia montana e delle foreste del Ministero grazie alla collaborazione di Regioni, Province autonome e Comuni italiani. I dati presenti nella tabella  recepiscono il quinto aggiornamento dell’elenco nazionale approvato con Decreto dirigenziale prot.n. 330598 del 26/07/2022, pubblicato in G.U. n. 182 del 5/08/2022.
Il file è accompagnato dal file 2022.07_MetadatoAMI.pdf che contiene le informazioni sulla genesi del dato e sulla versione in distribuzione.
Per rendere i dati sugli Alberi Monumentali maggiormente fruibili, è stato realizzato un catalogo di dati online visualizzabili su Google maps. 
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16249
Una volta aperto il presente link dal pc, ma anche da smartphone, i punti degli alberi monumentali e le informazioni ad essi associate diventano disponibili ogni volta che viene aperto Google maps rendendo molto facile la loro localizzazione. Negli accessi successivi, infatti, la mappa può essere essere ricaricata dalla voce di menù “I tuoi luoghi” nella sezione “Mappe” e, se si seleziona l’opzione “apri in my maps”, si ha a disposizione la funzione di navigazione dalla posizione in cui uno si trova all’albero selezionato sulla mappa.
Sul sito del Mipaaf sono disponibili alcune delle fotografie degli alberi più belli e quelle degli alberi vincitori del concorso “Rimettiamoci in cammino.”
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11257
Si resta a disposizione per ogni eventuale chiarimento.
DIFOR IV – Servizi ecosistemici e valorizzazione biodiversità
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Dipartimento delle politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale
Fonte Mipaaf

AGGIORNATO L’ELENCO DEGLI ALBERI MONUMENTALI D’ITALIA
È stato pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali l’Elenco aggiornato degli alberi monumentali d’Italia: 401 le nuove iscrizioni, per un totale di 4.006 alberi o sistemi omogenei di alberi censiti per il particolare pregio naturale e culturale. Gli alberi monumentali rappresentano un patrimonio da tutelare e valorizzare. Nell’Elenco sono inclusi esemplari che, lungo tutto lo Stivale, si contraddistinguono per particolari caratteristiche come l’elevato valore biologico ed ecologico per età, dimensioni, morfologia, rarità della specie o habitat per alcune specie animali, l’importanza storica, culturale o religiosa rivestita sul territorio e la capacità di caratterizzare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

Tra le nuove iscrizioni spiccano per numerosità i cedri, le querce, i platani e i faggi, mentre fanno la loro prima comparsa nell’Elenco alcune specie come l’acero palmato rosso, la camelia e l’anagiride. Per maestosità si contraddistinguono il cedro del libano nel Parco di Villa Mirabello a Varese, con un fusto di oltre 11 metri di circonferenza e un’ampia chioma che si estende in modo simmetrico e regolare con un diametro di 36 metri, la farnia di Barano d’Ischia in provincia di Napoli, con una circonferenza di 8,6 metri e un’età stimata di circa 350 anni, e il castagno di Sorbo San Basile in provincia di Catanzaro, con un tronco di 8,4 metri di circonferenza e risalente al 1700.

L’Elenco degli alberi monumentali d’Italia è frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata in modo coordinato e sinergico dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dalle Regioni e Province autonome e dai Comuni. Questo aggiornamento, approvato dal MiPAAF con decreto dirigenziale del 26 luglio, tiene conto di cancellazioni e delle nuove iscrizioni proposte dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto e dalla Provincia autonoma di Trento. 

Qui l’elenco:
Elenco degli alberi monumentali d’Italia

Fonte Mipaaf

STRATEGIA FORESTALE NAZIONALE
E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la Strategia Forestale Nazionale (SFN), promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in concerto con i Ministeri della Transizione Ecologica, della Cultura, dello Sviluppo Economico e della Conferenza Stato-Regioni, in ottemperanza del Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali (D.lgs 34/2018).
Si tratta di un documento strategico di validità ventennale, primo nel suo genere a livello italiano, e deve la sua realizzazione al percorso iniziato nel 2017 con la nascita della Direzione generale delle Foreste del Mipaaf e con l’emanazione nel 2018 del Testo unico, cui sono seguiti otto decreti Ministeriali di cui la Strategia costituisce la cornice e l’asse portante. La Strategia si pone quale strumento essenziale per delineare le politiche forestali nazionali nel contesto di quelle europee e degli accordi internazionali ma anche come vertice della “piramide” della pianificazione forestale, recentemente innovata grazie al Decreto attuativo in materia, pubblicato nel dicembre 2021.
La Strategia dà inoltre attuazione a parte della Strategia europea per la biodiversità 2030 e alla Strategia forestale 2030, come previsto dal TUFF ed integra la Strategia nazionale per la bioeconomia per la parte fondamentale legata al sistema foresta-legno.
La SFN indica la via per il riconoscimento ed il rispetto della multifunzionalità delle foreste e per armonizzare a livello nazionale gli obiettivi e le azioni da intraprendere per la sostenibilità della gestione forestale e la tutela del capitale naturale e del paesaggio.

Il documento, molto corposo e suddiviso in tre parti, di cui una pubblicata in Gazzetta ufficiale e due allegati consultabili sul sito del Ministero è il risultato di un processo lungo ma importante, di condivisione, sia con un tavolo multidisciplinare per le bozze sia di consultazione pubblica, cui è seguito un altrettanto importante lavoro di armonizzazione di temi e di linguaggio, in stretta e continua connessione con gli altri decreti attuativi del TUFF, che gradualmente venivano pubblicati ed iniziati ad attuare.
In premessa al documento principale è dichiarata la missione della Strategia: portare il Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni. La Strategia Forestale Nazionale incentiverà la tutela e l’uso consapevole e responsabile delle risorse naturali, con il coinvolgimento di tutti, in azioni orientate dai criteri della sostenibilità, della collaborazione e dell’unità di azione.”
Il primo allegato declina i principi in azioni e sottoazioni, per ciascuna delle quali è riportato un obiettivo quantitativo temporale da raggiungere ed i criteri per il suo monitoraggio
Ai fondi per l’attuazione della Strategia ha pensato la legge di stabilità 2022, prevedendo un apposito fondo il cui stanziamento è previsto svilupparsi sul primo decennio.
Fonte Mipaaf
I riferimenti specifici sono stati inviati agli Associati

INDAGINE PILOTA SU SILVICOLTURA E UTILIZZO DELLE AREE FORESTALI
La Direzione Generale dell’Economia Montana e delle Foreste – DIFOR sostiene con grande attenzione la rilevazione statistica a cura di ISTAT finalizzata a raccogliere dati aggiornati relativi alla filiera forestale.
Si informa che l’Istituto Nazionale di Statistica sta svolgendo attività di raccolta dati per la rilevazione “Indagine pilota su Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali”. Il termine ultimo fissato per la trasmissione dei questionari compilati è stato posticipato al 28 febbraio 2022.
La rilevazione è finalizzata ad approfondire l’attività degli operatori di settore, in particolare delle aziende forestali che attivano utilizzazioni boschive. Le aziende contattate sono state selezionate sulla base dei registri statistici delle imprese agricole, dell’industria e dei servizi come ‘potenzialmente’ attive nel settore “Silvicoltura e utilizzo delle aree forestali”. Un obiettivo primario è quello di classificare le unità come aziende forestali: le aziende contattate che non sono tali possono comunicarlo direttamente (scrivendo a indfito@istat.it) o specificarlo rispondendo alle prime domande del questionario (o nelle Note).
Al fine di ridurre al minimo il disturbo statistico il questionario si compone comunque di un numero ridotto di domande, di tipo prevalentemente quantitativo, finalizzate a quantificare le utilizzazioni boschive nell’anno 2020: superfici sottoposte a taglio e quantitativi di legname prelevato per i principali assortimenti. Ogni suggerimento volto a migliorare questo aspetto sarà un ulteriore utile contributo alle finalità della rilevazione.
La compilazione del questionario avviene esclusivamente via Internet, collegandosi al sito https://gino.istat.it/tagli. Le aziende interessate hanno ricevuto una comunicazione dall’Istat con le credenziali di accesso (lettera prot. n. 2435823/21 del 22/09/2021). Sul sito https://gino.istat.it/tagli nella sezione Documenti e istruzioni, è possibile scaricare copia della Lettera informativa inviata alle aziende, un fac simile del questionario che sintetizza le informazioni richieste e una breve guida illustrata alla compilazione del questionario online. E’ attiva una casella di posta elettronica (indfito@istat.it) cui rivolgersi per assistenza.
La rilevazione, prorogata fino al 28 febbraio, rientra tra le iniziative intraprese dall’Istat per migliorare la completezza e la qualità dell’informazione in materia di prodotti forestali del nostro Paese, necessaria tanto alle istituzioni governative quanto a quelle internazionali (Eurostat, FAO, ITTO).
L’indagine non è prevista nel Programma Statistico Nazionale e non prevede obbligo di risposta, di conseguenza la collaborazione delle aziende è fondamentale per la buona riuscita della rilevazione e soprattutto per arricchire il patrimonio di dati statistici utili alla collettività.
Vedi la notizia sul sito ISTAT

Fonte Mipaaf

APPROVATO IL DECRETO-LEGGE SUGLI INCENDI BOSCHIVI
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il decreto-legge per il contrasto dei roghi che hanno devastato il territorio italiano nelle settimane scorse con l’obiettivo di rafforzare le azioni di prevenzione degli incendi boschivi e migliorare le capacità di lotta attiva agli incendi. 
Vengono ridisegnate la governance della prevenzione incendi e le risorse finanziarie per potenziare la capacità operativa delle componenti statali impegnate nella lotta ai roghi, con specifiche previsioni a favore delle infrastrutture di isole minori e aree interne. 
In particolare, è previsto il potere sostitutivo delle Regioni nel caso i Comuni non provvedano ad aggiornare il catasto dei terreni incendiati e la redazione da parte della Protezione civile di un Piano Nazionale triennale di aggiornamento tecnologico delle azioni di prevenzione e lotta attiva agli incendi, a cui sono dedicate specifiche risorse per acquisire altri mezzi operativi. 
Sono state anche inasprite le pene per reati. Questo provvedimento segue quello già emanato dal Governo il 26 agosto che dichiara lo stato di emergenza nelle regioni Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia a causa dell’elevato numero di incendi scoppiati in questi territori.

ISTITUITO IL REGISTRO NAZIONALE DEGLI OPERATORI EUTR
E’ stato istituito il Registro nazionale degli operatori EUTR con Decreto Interministeriale del Mipaaf, di concerto con il Mef, per contrastare il commercio del legno illegale.
Attraverso l’integrazione con gli Albi regionali delle imprese forestali, l’iscrizione diretta degli operatori non iscritti agli Albi regionali e l’acquisizione annuale della banca dati dell’Agenzia delle Dogane per il legname di provenienza extra UE, il Registro sarà in grado di dare all’Autorità Competente ministeriale, responsabile dell’applicazione dell’EUTR in Italia, un quadro completo degli interlocutori da supportare e stimolare alla corretta applicazione del Regolamento.
Il Registro sarà gestito attraverso un’apposita procedura informatica in ambito SIAN, Sistema Informativo Agricolo Nazionale, il cui sviluppo è già stato avviato, che prevede una iscrizione on line con modalità che saranno pubblicate sul sito del Mipaaf non appena la procedura sarà rilasciata e testata. Solo dal momento della disponibilità di questa procedura di iscrizione scatteranno i termini che renderanno obbligatoria l’iscrizione al Registro.
La Direzione Foreste del Mipaaf svolgerà un’azione informativa attraverso i portatori di interesse per contribuire alla crescita della legalità del sistema ed alla trasparenza della filiera forestale nazionale.

SI ARRICCHISCE L’ELENCO DEGLI ALBERI MONUMENTALI
Sale a 3.662 alberi o sistemi omogenei di alberi il nostro patrimonio arboreo monumentale censito.
Si arricchisce l’Elenco degli Alberi Monumentali italiani con 115 nuove iscrizioni proposte dalle Regioni Basilicata, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia, ma anche di alcune riduzioni dovute a morte naturale, abbattimento o elevato deperimento strutturale e fisiologico, anche tenendo conto dei cambiamenti di integrazione e variazione registrati nei precedenti decreti. 
Con decreto del Direttore generale dell’economia montana e delle foreste, n.205016 del 5 maggio 2021, è stato infatti approvato il quarto aggiornamento dell’Elenco degli alberi Monumentali d’Italia, istituito e redatto ai sensi dell’art. 7 della legge 14 gennaio 2013, n.10 e approvato con D.M. del 19.12.2017, n. 5450. Frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata, in modo coordinato e sinergico dal Mipaaf, dalle Regioni/Province autonome e dai Comuni, che la legge ha voluto come diretti operatori del censimento.
Gli esemplari che ne fanno parte si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l’importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali, per il loro stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico, per la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari. Un patrimonio culturale di notevole interesse collettivo da tutelare e valorizzare.

I nuovi inserimenti vanno ad arricchire il patrimonio naturale e culturale che gli alberi monumentali rappresentano. Tra gli altri citiamo il caso del cerro sughera di Valbrevenna (GE), specie rara in Liguria, rinvenuta ad un’altitudine di 1300 m s.l.m., ben al di sopra della quota rispetto all’areale di distribuzione della specie; la farnia di Policoro (MT), per il contesto vegetazionale in cui è inserita, il Bosco di Policoro, prezioso relitto di bosco planiziale, e per la contestuale rarità della specie in ambito regionale; la sequoia sempreverde di Biella che, con 810 cm di circonferenza, risulta tra le più grandi finora classificate in Italia; l’insieme omogeneo di lentisco sito nell’agro di Loculi (NU), un piccolo bosco di circa 5 ettari di estensione formato da esemplari di lentisco ultracentenari con portamento arboreo e di notevoli dimensioni (fino a 8,5 metri di altezza e oltre 250 cm di circonferenza) in cui le piante sono cresciute talmente da entrare in contatto l’una con l’altra intrecciandosi e formando una macchia fitta ed, in alcuni punti, impenetrabile; il secolare faggio di Monte San Giovanni in Sabina (RI) che, oltre all’elevato valore ecologico per le cavità presenti nel tronco e nelle ramificazioni della chioma, che costituiscono un rifugio e sito riproduttivo per diverse specie di avifauna nonché rettili e mammiferi, presenta un notevole valore culturale legato alla tradizione della popolazione di visitare l’esemplare che predomina sul Monte Tancia caratterizzandone il paesaggio; le roverelle del Bosco dell’Incoronata a Foggia la cui monumentalità è legata, oltre che all’età, alle dimensioni e al portamento, anche al riconosciuto valore storico, culturale e religioso connesso all’apparizione, nell’anno 1001, della Vergine oggi venerata nell’omonimo santuario.
Fonte Mipaaf
(Il documento è stato inviato agli Associati)

TERRENI AGRICOLI IMBOSCHITI
L’Agenzia delle entrate ha chiarito che all’acquirente di terreni agricoli diventati boschivi, che si impegna a conservare il bosco per almeno 30 anni compete una imposta di registro agevolata, ridotta all’1 per cento per i terreni agricoli adibiti all’imboschimento,  a patto che possa essere garantita la riqualificazione del bosco con nuove piantagioni che possano aumentare la biodiversità di almeno 250 piante per ettaro .
L’acquirente, per accedere al beneficio, deve dichiarare che per  30 anni la destinazione del terreno sarà all’imboschimento  punito, in caso di mancato rispetto sono dovute leimposte ordinarie e una sanzione del 30% delle stesse imposte.
(la documentazione è stata inviata agli Associati)

CONFORMITÀ DELLA BIOMASSA FORESTALE AI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ
La Commissione europea ha prodotto la bozza di regole per la dimostrazione della conformità della biomassa forestale ai criteri di sostenibilità stabiliti dall’articolo 29 della direttiva sulle energie rinnovabili (2018/2001) e l’ha sottoposta alle parti co-interessate dando tempo fino al 28 aprile 2021 per il feedback che verrà presentato ai rappresentanti degli Stati membri per la condivisione.
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12943-Guidance-on-REDII-forest-biomass-sustainability-criteria

PROGRAMMA SPERIMENTALE PER LA RIFORESTAZIONE URBANA
E’ stato pubblicato l’avviso pubblico sul “Programma Sperimentale per la Riforestazione Urbana” per il finanziamento del programma (18 milioni di euro per l’anno 2021 ) che ha ad oggetto la messa a dimora di alberi e la creazione di foreste urbane e periurbane e la manutenzione successiva all’impianto.
Ciascuna città metropolitana, può presentare fino ad un massimo di 5 progetti, che redige o seleziona, tenendo conto, oltre che dei requisiti di ammissibilità, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei medesimi, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area oggetto dell’intervento, dei livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria. Ai fini della localizzazione degli interventi, sono considerati ambiti di attuazione preferenziale i territori delle città metropolitane ricompresi nelle zone interessate dalle procedure di infrazione.
Il termine ultimo per la presentazione delle proposte scade alle ore 12.00 del 20 luglio 2021.

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE 2021
Le nostre foreste, infrastruttura verde tra le più importanti, rappresentano un patrimonio nazionale strategico, ricche di specie che rispecchiano la diversità dei paesaggi storici e culturali del nostro Paese. 
Oggi dobbiamo acquisire la consapevolezza di quanto il patrimonio forestale italiano sia fondamentale per il Paese, per la salute di tutti noi. È necessario preservare e valorizzare il comparto nel segno della sostenibilità e della tracciabilità, della tutela del paesaggio e del territorio. Solo cosi saremo in grado di conciliare le esigenze di conservazione con quelle della valorizzazione, promuovendo la protezione e la tutela del patrimonio forestale, attraverso la prevenzione del dissesto idrogeologico, degli eventi estremi e la rigenerazione delle aree danneggiate.
Fonte Mipaaf

REGIONE LAZIO : PSR FEASR
La Regione Lazio con determina del 22 febbraio 2021 ha prorogato al 29 marzo i termini per l’avviso del PSR FEASR 2014-2020 – “Sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali” (Misura 8 – Sottomisura 8.5 – Tipologia di Operazione 8.5.1.a), destinato a proprietari o gestori di superfici boscate e loro consorzi , che stanzia 3 milioni di euro per perseguire impegni di tipo ambientale, offrire servizi ecosistemici e/o valorizzare le aree silvo-pastorali  per rafforzarne le capacità degli ecosistemi di mitigare i cambiamenti climatici  incrementando le capacità di resilienza e favorendo la qualità della vita e i livelli di occupazione nelle aree marginali.
http://www.regione.lazio.it/rl_agricoltura/?vw=documentazioneDettaglio&id=55800

STRATEGIA NAZIONALE FORESTALE
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15339), il documento di analisi delle osservazioni e dei contributi ricevuti a seguito della consultazione pubblica della bozza di Strategia forestale nazionale, in attuazione del Testo unico delle foreste e delle filiere forestali (D lgs 34del 2018).
Elaborato da un gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Davide Pettenella e rappresentativo delle istituzioni, della ricerca, delle amministrazioni e dei principali stake holder, il documento è destinato ad aprire una nuova fase di confronto e raccogliere ulteriori osservazioni e contributi da parte della società e dei singoli cittadini.
Durante la prima fase di consultazione sono giunte ben 296 osservazioni, tutte analizzate dal gruppo di lavoro, che ha anche fornito le necessarie risposte alle domande degli interlocutori, dedicando maggiore spazio e attenzione ai temi segnalati, tra cui il rapporto tra fauna e boschi.
Molto argomentate le risposte sui punti squisitamente tecnici, quali la gestione forestale sostenibile, l’uso energetico del legno, la ricomposizione fondiaria, i servizi ecosistemici e i pagamenti per i servizi ambientali. Temi di estrema sensibilità e delicatezza che necessitano di maggiore approfondimento e partecipazione.
In appendice figura l’elenco dei contributi raccolti con l’indicazione degli autori, nel rispetto delle norme sulla privacy.
Alla luce delle osservazioni ricevute la Strategia, documento importantissimo per delineare l’evoluzione attesa delle foreste e delle filiere forestali nei prossimi 20 anni, potrà essere ulteriormente migliorata, in modo da essere sempre più adeguata e coerente con le sfide del nostro tempo, che vedono le foreste al centro delle politiche di risposta ai cambiamenti climatici e della sostenibilità dello sviluppo economico.
Fonte Mipaaf

INTERVENTI COMPENSATIVI FORESTE.
  Bellanova: “Patrimonio forestale strategico. Fondamentale l’armonizzazione delle procedure”.
Interventi di trasformazione delle aree boschive: firmato dalla Ministra Teresa Bellanova il Decreto che adotta le Linee guida tese a definire i “criteri minimi nazionali per l’esonero degli interventi compensativi conseguenti alla trasformazione del bosco”.
“In una materia così delicata come quella che riguarda il patrimonio forestale del nostro Paese è necessaria la massima chiarezza della norma e l’armonizzazione delle procedure applicate nelle diverse Regioni”, afferma la Ministra Bellanova. “Il decreto firmato, in applicazione dell’articolo 8 del Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali, è un passaggio importante che definisce in maniera condivisa gli interventi che le Regioni possono esentare dall’obbligo di provvedere ad opere compensative, evitando comportamenti difformi con possibili effetti distorsivi a carico degli operatori che operano in diverse aree. Completiamo così la procedura che aveva visto nella normativa di riferimento, il Testo unico delle foreste e delle filiere forestali, rafforzare gli strumenti di tutela delle foreste da cambiamenti permanenti dello stato dei luoghi, prevedendo per ogni procedimento di questo tipo non solo l’autorizzazione paesaggistica, già contemplata, ma anche la valutazione di assenza di danni e danni ambientali”.
Il decreto recepisce le indicazioni del Tavolo di concertazione permanente del settore forestale con i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, ed ha ricevuto l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano lo scorso 10 settembre.
In linea con il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, le Linee guida danno la priorità alla salvaguardia del patrimonio forestale ed individuano un elenco ristretto di interventi esentabili. Tra questi, di particolare importanza, è l’esenzione prevista per le trasformazioni richieste dagli imprenditori agricoli per ricavare aree ad uso agricolo e pastorale, purché l’attività agricola sia condotta continuativamente per almeno 10 anni. Analoga esenzione è prevista in caso di conversione di boschi di castagno in castagneti da frutto e per il ripristino di habitat di interesse comunitario o riconosciuti dalla Rete Natura 2000. ​
“Continuiamo a lavorare per lo sviluppo del settore forestale, a valorizzare e rafforzare la tutela, la resistenza e la resilienza delle nostre foreste, polmone verde di tutti gli ecosistemi, e delle diverse componenti delle filiere che lo caratterizzano”, prosegue la Ministra.
Che sottolinea: “La filiera bosco-legno è strategica per investire nell’economia circolare. Un investimento importante considerato che un terzo del territorio nazionale è ricoperto da foreste e boschi, radicati soprattutto in collina ed in montagna: un patrimonio nazionale strategico, anche grazie alla biodiversità che la identifica. Il nostro lavoro in questa direzione proseguirà con particolare impegno anche nell’ambito della definizione del PNRR con la Strategia nazionale per un sistema agricolo, agroalimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura inclusivo e sostenibile che contempla azioni strategiche mirate a prevenire il dissesto idrogeologico, rafforzare la resilienza dell’agroecosistema irriguo, attuare una gestione forestale sostenibile”.
NOTA TECNICA
Punto centrale della Linee Guida è l’elenco degli interventi che le Regioni possono esentare dalle opere compensative. 
L’indicazione è esaustiva e le Regioni possono esclusivamente prevedere condizioni maggiormente restrittive.
L’elenco include:
a) le trasformazioni del bosco autorizzate per il ripristino di habitat di interesse comunitario o riconosciuti dalla Rete Natura 2000, laddove ciò sia previsto negli strumenti di gestione o pianificazione vigenti per i siti Natura 2000, i Parchi nazionali, e le altre aree protette o di interesse naturalistico;
b) le trasformazioni del bosco autorizzate in aree di interfaccia urbano-rurale al fine di garantire la sicurezza pubblica e la prevenzione antincendio, a condizione che l’eventuale rimanente porzione di soprassuolo conservi le caratteristiche di bosco e che nella porzione trasformata non vengano realizzate edificazioni o ampliate quelle esistenti;
c) le trasformazioni del bosco autorizzate in aree di pertinenza di immobili esistenti per riduzioni di superfici boscate non superiori a 2000 metri quadri a condizione che la rimanente porzione di soprassuolo conservi le caratteristiche di bosco e che nella porzione trasformata non vengano realizzate edificazioni o ampliate quelle esistenti;
d) le trasformazioni del bosco autorizzate, quando richieste da un imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del codice civile per ricavare aree ad uso agricolo e pastorale. L’esonero dalla compensazione può essere concesso a condizione che le attività agricole e pastorali non cessino prima che siano decorsi almeno 10 anni dall’inizio delle attività stesse. Nel caso di cessazione delle attività prima di tale termine, cessa anche l’esonero di cui al presente decreto e il terreno conserva a tutti gli effetti la destinazione a bosco; i titolari delle autorizzazioni sono tenuti alle compensazioni previste ai commi 4 e 6 dell’articolo 8 del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34;
e) le trasformazioni autorizzate per il recupero di aree dichiarate di interesse archeologico e storico artistico;
f) le trasformazioni autorizzate volte alla conversione di boschi di castagno in castagneti da frutto, con l’obbligo di ritorno alla destinazione originaria nel caso in cui cessi l’attività di coltura castanicola. L’esonero dalla compensazione può essere concesso a condizione che l’attività castanicola non cessi prima che siano decorsi almeno 10 anni dall’inizio delle attività stesse. Nel caso di cessazione delle attività prima di tale termine, cessa anche l’esonero di cui al presente decreto, il terreno conserva a tutti gli effetti la destinazione a bosco e i titolari delle autorizzazioni sono tenuti alle compensazioni previste ai commi 4 e 6 dell’articolo 8 del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34;
g) le trasformazioni autorizzate per la realizzazione o adeguamento di opere di interesse pubblico e lotta dagli incendi boschivi nonché di opere pubbliche individuate dalle Regioni, se previste dalla normativa o dagli strumenti di gestione o pianificazione di dettaglio vigenti;
h) le trasformazioni che interessano una superficie forestale inferiore a 1000 metri quadrati.
Fonte Mipaaf

ALBERI MONUMENTALI
La Direzione generale dell’economia montana e delle foreste del MIPAAF ha realizzato, in occasione del terzo aggiornamento dell’Elenco degli Alberi Monumentali appena pubblicato, un catalogo di dati online visualizzabili su Google maps.
Fino ad oggi, nelle mail standard di risposta alle richieste dei cittadini (tabelle, shapefile e modulo didattico https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15290 ), erano riportate le istruzioni per geolocalizzare gli alberi su Google maps attraverso l’inserimento di latitudine e longitudine.
Ora, grazie al link al catalogo on-line su Google Maps, la ricerca delle piante e le informazioni sulle loro caratteristiche sono rese più facili.
Aprendo infatti il link https://goo.gl/maps/zHq6JTpVxfM4bTpT8dal pc o dal cellulare, i punti degli alberi monumentali e le informazioni collegate diventano disponibili ogni volta che viene aperto Google maps. In questo modo diviene molto semplice la loro localizzazione ed è possibile impostare la navigazione dalla propria posizione a quella dell’albero cercato, di cui si possono conoscere le caratteristiche e la storia che ha portato a considerarlo un monumento.
Fonte Mipaaf

FORESTE: VIA LIBERA DALLA CONFERENZA STATO REGIONI AL FONDO
“Proseguiamo a valorizzare e rafforzare la tutela, la resistenza e la resilienza del nostro territorio forestale e montano, rendendo finalmente disponibili le risorse del Fondo per le foreste italiane. Un investimento importante per il nostro Paese, ricoperto per un terzo da foreste e boschi, radicati soprattutto in collina ed in montagna e che costituiscono un patrimonio nazionale strategico, anche grazie alla biodiversità che la identifica”. Così la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova commentando l’intesa raggiunta oggi in Conferenza Stato Regioni sul Fondo per le foreste italiane 2019 e sulla ripartizione di quello 2020-2021.”Con lo stanziamento del Fondo 2019, per 2 milioni di euro, raggiungiamo due obiettivi. Veniamo finalmente incontro alle legittime esigenze delle Regioni e delle Province autonome colpite dalla tempesta Vaia e con le risorse restanti, ripartite tra tutte le Regioni e le Provincie autonome, garantiamo tutela e conservazione degli alberi monumentali. Quindi – sottolinea la Ministra – sblocchiamo contestualmente e da subito parte delle risorse del Fondo Foreste 2020-2021, per altri 1milione 720mila euro su complessivi 7milioni 700mila euro”.Risorse importanti finalizzate alla tutela, valorizzazione, monitoraggio e diffusione della conoscenza delle foreste italiane, e che a partire dal 2022 saranno pari annualmente a 5,2 milioni di euro.Per quanto riguarda il Fondo Foreste 2020-2021, lo stanziamento biennale di 1.720.000 punta a sostenere il progetto pluriennale relativo a informazione e formazione professionale per il settore forestale italiano denominato “For.Italy”, e guidato dalla Regione Piemonte in base all’ accordo già condiviso con tutte le Regioni. 
Un progetto rilevante, che mira a definire un unico standard formativo nazionale per “Istruttore forestale”, riducendo e contemperando, così, il divario esistente in tema di qualificazione del capitale umano e imprenditoriale in particolar modo tra le diverse regioni, per raggiungere livelli omogenei di formazione e crescita professionale degli operatori e delle imprese forestali in tutte le aree territoriali del Paese.
Una conferma dell’attenzione e del sostegno del Ministero delle politiche agricole e forestali alle donne ed agli uomini che operano nel settore forestale, divenuta ancor più urgente dopo la pubblicazione dei decreti dedicati rispettivamente ai criteri per la formazione professionale degli operatori forestali e alla creazione degli albi regionali delle imprese forestali.”Contiamo di poter definire, con successivo provvedimento, anche lo stanziamento delle risorse residue per gli anni 2020-2021, finalizzate a finanziare ulteriori attività rilevanti come la Carta Foreste d’Italia”, conclude la Ministra Bellanova.   

ALBERI MONUMENTALI D’ITALIA
Si arricchisce in modo ampio e considerevole l’Elenco degli Alberi Monumentali italiani con le 379 nuove iscrizioni proposte dalle Regioni Campania, Friuli, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trento e Veneto, portando il nostro patrimonio arboreo monumentale censito a 3.561 patriarchi vegetali.
Con Decreto del Direttore generale dell’Economia montana e delle foreste è stato infatti approvato di recente il terzo aggiornamento dell’Elenco, esito delle nuove iscrizioni ma anche di alcune riduzioni dovute a morte naturale, abbattimento o elevato deperimento strutturale e fisiologico.
Frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata, in modo coordinato e sinergico, dal Mipaaf, dalle Regioni/Province autonome e dai Comuni, l’Elenco è pubblicato sul sito istituzionale www.politicheagricole.it, all’interno della sezione: “politiche nazionali/alberi monumentali/elenco nazionale alberi monumentali”.
A identificare gli esemplari che lo costituiscono l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali); l’importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali; lo stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico; la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari. E i nuovi inserimenti confermano le tipologie: dal gruppo imponente dei dodici agrifogli di Cervinara (AV) che si presentano come un corpo unico e quasi una sola chioma dalla circonferenza di oltre 50 metri, ricovero della piccola fauna, soprattutto in inverno, al ficus di villa Tasca, a Palermo, una delle piante più grandi d’Europa per superficie coperta dalla chioma e per l’ altezza di 30 metri; dal castagno secolare di Canalaz, a Grimacco (UD), col suo grande fusto aperto dall’esplosione di dinamite lì nascosta dai partigiani perché non fosse trovata dai nazisti, che con la sua circonferenza di 9,41 metri e l’altezza di 16,40 metri è ora la pianta più imponente del Friuli Venezia Giulia, ai giganteschi cerri di Bosco Quarto, nel piccolo Comune di Monte Sant’Angelo (FG), che insieme ai faggi e i tassi censiti del demanio regionale della Puglia confermano la ricchezza di biodiversità del promontorio garganico e il fenomeno del gigantismo vegetale tipico di quest’area.
L’Elenco degli alberi monumentali d’Italia è istituito e redatto ai sensi dell’articolo 7 della legge 14 gennaio 2013 n. 10, e approvato con D.M. del 19 dicembre 2017, n. 5450.

“RIMETTIAMOCI IN CAMMINO”
Gli oltre 3200 alberi monumentali, i patriarchi verdi del nostro patrimonio naturalistico, saranno i protagonisti assoluti del concorso fotografico promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – Direzione generale dell’Economia montana e delle Foreste, “Rimettiamoci in cammino”. Suggerimento e invito significativo. Perché il cammino può essere quello verso l’Albero monumentale più vicino, come verso luoghi inesplorati, alla ricerca di questi maestosi simboli della resistenza e resilienza dell’ambiente per scattare una foto, cogliere l’essenza e la forza della natura, permettere anche a chi non può raggiungere i sacri guardiani del nostro passato, di osservarli e scoprirli nel loro habitat.
Per partecipare al concorso fotografico, indetto in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, c’è tempo fino al 15 ottobre 2020.
Essenziali le regole: i soggetti dovranno essere solo ed esclusivamente gli alberi monumentali inscritti all’Elenco ufficiale, disponibile sul sito del Mipaaf; le foto dovranno mettere in risalto elementi di pregio e mostrare l’esemplare sia nel suo insieme che nei particolari più peculiari; gli scatti – massimo tre – dovranno essere accompagnati da un breve testo che descriva la relazione che intercorre tra l’albero, il luogo e la comunità in cui è radicato, storie e leggende o, comunque, le particolarità che lo rendono unico.

Le foto più belle e significative saranno premiate diventando così le immagini del Calendario AMI 2021 e verranno pubblicate sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nella sezione “Alberi monumentali”.

“Il concorso”, commenta la Ministra Teresa Bellanova, “vuole essere un invito alla scoperta e alla conoscenza di un patrimonio eccezionale che vogliamo anche in questo modo valorizzare, difendere, preservare. Sottolineando, insieme alle immagini e alle parole che le accompagnano, come i Patriarchi siano veri e propri punti di riferimento per le comunità territoriali”.

REGOLAMENTO CONCORSO   “Rimettiamoci in cammino”
Oggetto del concorso sono gli AMI – Alberi monumentali d’Italia, presenti nell’Elenco nazionale redatto ai sensi della Legge n. 10/2013 e del Decreto 23 ottobre 2014 e disponibile sul  sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alla pagina  https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15290 .
I partecipanti al concorso potranno inviare fotografie degli alberi iscritti in Elenco che ne mettano in risalto elementi di pregio e che mostrino l’esemplare sia nel suo insieme che nei particolari più peculiari. Le foto dovranno essere accompagnate da un breve testo che descriva la relazione che intercorre tra l’albero, il luogo e la comunità in cui è radicato, storie e leggende o, comunque, le particolarità che rendono unico quell’albero.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
La partecipazione è aperta a tutti. Ogni concorrente potrà presentare un massimo di tre fotografie di cui due dell’albero intero, una verticale e una orizzontale, e una di dettaglio.
Testo e fotografia potranno essere inviate al Mipaaf entro il 15 Ottobre 2020, all’indirizzo difor4@politicheagricole.it e, p.c., all’indirizzo ami.progetto@gmail.com.
Fotografie e testo dovranno contenere il codice univoco dell’albero (così come riportato nell’elenco AMI in modo da permettere l’identificazione certa della pianta) e il nome dell’autore. La fotografia, in particolare, dovrà essere nominata secondo la seguente struttura: AMI _ codice identificativo albero* _ CognomeNome del partecipante _ numero della foto inviata (per un massimo di tre).

Es. AMI_03H420IS14_RossiMario1

*Il codice univoco dell’albero è reperibile nell’elenco AMI e permette di identificare in maniera certa l’albero fotografato. È così composto:
numero progressivo della pianta es.03, codice Istat del Comune es. H420 , codice Istat della Provincia es. IS, codice Istat della Regione es.14.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Sono ammesse fotografie a colori. Le fotografie dovranno essere inviate nel formato JPEG, profilo colore RGB. La dimensione del file dovrà essere inferiore o uguale a 5 Mb per ciascuna foto. Le fotografie potranno essere ritagliate per adattarle al formato di presentazione.

GIURIA E VINCITORI
La valutazione dei lavori sarà fatta da una giuria interna e consisterà in un giudizio complessivo di fotografia e testo. Verranno selezionate 13 opere e i lavori vincitori saranno inseriti nel Calendario AMI 2021. I vincitori riceveranno inoltre una copia del libro “Alberi monumentali d’Italia” e le opere verranno pubblicate sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella sezione “Alberi monumentali”.

Tutte le fotografie e i testi pervenuti verranno comunque premiati perché andranno ad arricchire la banca dati nazionale dell’Elenco alberi monumentali d’Italia, patrimonio della collettività.

I vincitori verranno proclamati il 21 Novembre 2020 in occasione della Giornata Nazionale dell’albero, la comunicazione verrà data sul sito Mipaaf sezione “Alberi monumentali”.

PRIVACY, RESPONSABILITÀ DELL’AUTORE E LIBERATORIA.
Le foto non possono raffigurare persone con il volto riconoscibile e non devono essere presenti marchi, loghi o insegne commerciali; le foto non possono essere sottoposte a proprietà intellettuale e non sono ammesse firme, filigrane, cornici o contrassegni visibili sull’immagine.

Ogni partecipante dichiara di essere responsabile del materiale inviato al concorso. Con la partecipazione al concorso i concorrenti sottoscrivono il presente regolamento, dichiarando implicitamente di possedere l’esclusiva proprietà dell’opera, i diritti di utilizzo e le eventuali liberatorie nel caso in cui l’albero ricada in una proprietà privata non liberamente accessibile. Se così non fosse, accettano di risponderne personalmente ed escludere da ogni responsabilità gli organizzatori del concorso, anche nei confronti dei soggetti raffigurati nelle fotografie senza permesso.
I concorrenti accettano, altresì, di autorizzare l’inserimento della propria opera nella banca dati dell’Elenco nazionale degli alberi monumentali, facendola diventare patrimonio della collettività, mantenendone la paternità ma rinunciando ad ogni sfruttamento dell’immagine connesso.

Gli organizzatori si riservano di escludere dal concorso e di non caricare nel database fotografie non conformi all’oggetto del concorso o che non verranno ritenute idonee perché lesive della dignità personale, del sentimento religioso, del comune senso del pudore.
Per poterne valorizzare la paternità e vedere il proprio nome inserito nel calendario 2021, nel sito Mipaaf e in tutte le successive eventuali pubblicazioni, esclusivamente legate al tema degli alberi monumentali d’Italia,  l’autore, con la partecipazione al concorso, autorizza il Mipaaf al trattamento dei propri dati personali.

In sintesi le due parti accettano di attenersi a quanto previsto a sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679
Fonte Mipaaf

STRATEGIA NAZIONALE FORESTALE
E’ terminata a mezzanotte la consultazione pubblica indetta dal Mipaaf per raccogliere proposte di miglioramento della bozza di Strategia nazionale forestale, documento importantissimo per delineare l’evoluzione attesa delle foreste e delle filiere forestali nei prossimi 20 anni.
Una consultazione molto partecipata, come testimoniano le 286 osservazioni inviate da associazioni, Comuni, Enti, liberi cittadini, con la proposta di emendamenti ed integrazioni adesso all’attenzione del gruppo lavoro incaricato per equilibrare il bilanciamento delle funzioni e dei servizi attesi dalle foreste italiane, nel quadro delle Strategie europee delle foreste e della biodiversità.
“Questo notevole risultato di partecipazione dal basso” afferma la Ministra Bellanova “conferma il grande ritrovato interesse per il patrimonio boschivo nazionale e la convinzione della sua centralità sia per gli equilibri ecologici dell’Italia, sia dell’intero pianeta, sia per gli equilibri sociali, culturali ed economici delle aree interne del nostro Paese”. E’ noto infatti che i circa 12 milioni di ettari di foreste italiane coprono un terzo della superficie nazionale e sono radicati soprattutto in collina ed in montagna.
“La tutela delle risorse forestali e della biodiversità deve trovare un punto di equilibrio con le aspettative di chi con e grazie alle foreste può trovare ed ampliare occasioni di lavoro, di qualificazione, di crescita culturale e di salute. Mai come in questo momento è evidente l’importanza delle sfide che i territori stanno affrontando, anche in termini di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici”, prosegue Bellanova.
Per concludere: “La Strategia italiana propone di tradurre in obiettivi ed azioni concrete e misurabili la grande elaborazione scientifica, tecnica e culturale del settore, e la pone già nel solco che si sta delineando nell’Unione europea con le proposte del Green new deal e delle nuove Strategie europee della biodiversità e delle foreste, attualmente in fase di avanzata di proposta. Il grande numero di contributi ricevuti ci permetterà di proporre un documento avanzato, approfondito, concreto e degno delle sfide che ci attendono nei prossimi 20 anni”.
  Fonte Mipaaf

(Agli Associati abbiamo inviato un “remember” dedicato al Corpo Forestale dello Stata)

STRATEGIA NAZIONALE FORESTALE
PROFESSIONALMENTE MOLTO IMPORTANTE PER LA CATEGORIA
“Un documento straordinariamente importante per tutto il settore forestale. Il più importante tra le attuazioni del Testo unico forestale del 2018”.
Così la Ministra Teresa Bellanova commenta la pubblicazione sul sito del Mipaaf della Bozza di documento della Strategia nazionale forestale. E ancora: “Un testo caratterizzato da una visione di lungo termine, per promuovere tutela, valorizzazione e gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale, nonché lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio culturali, in attuazione degli impegni assunti a livello internazionale ed europeo”.
“Ci aspettiamo molto”, prosegue Bellanova, “dal processo di consultazione pubblica che si affianca all’intenso lavoro di concertazione con i rappresentanti della filiera e gli organi istituzionali, a partire dalle Regioni e Province autonome ed Uncem, che hanno validamente contribuito alla stesura della bozza. Un impianto virtuoso che ci rende particolarmente orgogliosi del documento adesso in consultazione”. (Materiale inviato agli Associati)

FORESTE
PROFESSIONALMENTE IMPORTANTE

La Direzione generale delle foreste del Mipaaft, così come previsto dal  programma RETERURALE NAZIONALE 2014-2020, in collaborazione con il Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CRA e dell’Economia Agraria e di Compagnia delle Foreste ha realizzato e pubblicato il Rapporto sullo stato delle foreste e del settore forestale in Italia – RaF che, quale opera professionalmente utile,  alleghiamo ai nostri Associati.

AsPerA

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