FOTOVOLTAICO

TRATTAMENTO FISCALE AZIENDA AGRARIA
L’Agenzia delle Entrate con risposta ad interpello 11.2024 recante “Società agricola – produzione energia elettrica – impianti fotovoltaici –requisiti – connessione all’attività agricola” entra nel merito di quale abbia ad essere il trattamento fiscale di una azienda agraria attiva nella produzione e cessione di energia da fonti rinnovabili.

AGRISOLARE
Salgono ad oltre 1,1 miliardi di euro le risorse già assegnate dal Masaf ai progetti della misura PNRR ‘Parco Agrisolare’, potenziata con il secondo bando voluto dal Ministro Francesco Lollobrigida. L’obiettivo è sostenere, con finanziamenti a fondo perduto, le imprese agricole della produzione primaria e della trasformazione per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati rurali, senza consumo di suolo, oltre che per interventi complementari come la coibentazione dei tetti, la rimozione dell’amianto, l’installazione di sistemi di accumulo e dispositivi di ricarica.

“Abbiamo già individuato beneficiari per oltre 1,1 miliardi di euro di risorse e siamo pronti a coprire tutti i progetti che risulteranno ammissibili”, ha assicurato il Ministro Lollobrigida, sottolineando “il valore strategico fondamentale della misura ‘Parco Agrisolare’, per coniugare la sostenibilità ambientale con la tutela della produttività. Con questi investimenti vogliamo incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili, senza alcun consumo di suolo, e al contempo sostenere la competitività delle aziende italiane grazie alla riduzione dei costi di approvvigionamento energetico, che per le imprese agricole rappresentano in media il 20% dei costi variabili”.

Il Masaf ha emanato oggi il decreto che ufficializza un terzo elenco di 1.530 beneficiari per il bando di ottobre 2023 voluto dal Ministro, per un totale di circa 12 mila progetti ammessi tra il primo e il secondo avviso. Nuovi elenchi di beneficiari saranno pubblicati periodicamente, con l’avanzamento delle istruttorie delle circa 18mila domande ricevute per il secondo bando.

“Prendendo atto della poca partecipazione riscontrata con il primo bando pubblicato nel 2022, abbiamo attivato fin da subito un attento ascolto delle istanze del comparto produttivo e, poi, un confronto con la Commissione europea. Siamo riusciti a migliorare la misura e il nuovo bando ha ottenuto una straordinaria risposta da parte del mondo produttivo”, ha ricordato il Ministro Lollobrigida, che ha evidenziato, tra le modifiche, “l’incremento fino all’80% il contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale, l’introduzione della nuova fattispecie dell’autoconsumo condiviso e l’eliminazione in diversi casi del vincolo di autoconsumo”. “Forti di questi risultati abbiamo ottenuto, in sede di rimodulazione del PNRR, una dotazione aggiuntiva per questa misura di 850 milioni di euro, innalzando le risorse disponibili a 2,35 miliardi. Ciò consentirà di coprire tutti i progetti ammissibili e di triplicare il target finale di potenza totale installata a giugno 2026, da 375 megawatt a 1,38 gigawatt”, ha concluso il Ministro.

AGRISOLARE, CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
Al fine di realizzare impianti fotovoltaici utilizzando finanziamenti a fondo perduto fino all’80% della spesa è stato emanatoun secondo avviso recante Secondo avviso recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2 “Parco Agrisolare” che contiene tutte le modalità per accedere al finanziamento per il quale si ricorda che le domande possono essere inoltrate solo tramite piattaforma informatica del 12 settembre al 12 ottobre 2023 come da documentazione inviata agli Associati.(All.138-139)

PNRR. EMANATO AVVISO PER DOMANDE IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Emanato l’avviso per la presentazione delle domande per realizzare impianti fotovoltaici a uso produttivo. Il bando, ai sensi del decreto del ministro Lollobrigida e firmato lo scorso 23 aprile, è rivolto ai settori agricolo, zootecnico e agroindustriale nell’ambito del Missione 2 del Pnrr PNRR, investimento Parco Agrisolare.

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00 del giorno 12 settembre e fino alle 12:00 del 12 ottobre 2023. Le risorse ammontano a circa un miliardo di euro.  

Tra le principali novità del nuovo bando: incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo; introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso; partecipazione di imprese in forma aggregata; possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto; raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro; raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro; spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro.
La relativa documentazione verrà inviata agli Associati

PARCO AGRISOLARE
Il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ha adottato la proposta di decreto per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici (e interventi accessori) sui tetti dei fabbricati agricoli. 
L’investimento si pone all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, misura 2, componente 1 e vuole favorire interventi per l’autosufficienza energetica del settore agricolo e agroalimentare. A dicembre era già stato emanato un primo bando attraverso il quale sono state assegnate risorse pari a circa 500 milioni di euro ad oltre 7.000 imprese beneficiarie.

Con questo nuovo decreto vengono programmate le residue risorse della misura ‘Parco Agrisolare’ per un importo di circa 1 miliardo di euro. Il testo del decreto sarà ora trasmesso alla Commissione europea per la relativa autorizzazione a cui seguirà la pubblicazione del bando. 
“Per il Dicastero che rappresento” spiega il Ministro Lollobrigida “la misura Parco Agrisolare realizza un obiettivo particolarmente importante nella direzione della sempre maggiore sostenibilità dell’intero comparto agricolo. Non solo perché consente di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili ma anche perché ciò avviene senza alcun consumo di suolo. Con questo nuovo decreto, recependo le istanze del mondo produttivo e valorizzando al massimo i benefici derivanti dai nuovi orientamenti per gli aiuti di stato, introduciamo importanti novità finalizzate a rendere la misura più attrattiva: incremento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale; introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso; eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo; raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo; raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica”. 

In particolare, a favore delle imprese della produzione agricola sono attribuiti circa 775 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro e contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro.  Inoltre, sono assegnati 150 milioni di euro a favore delle imprese della trasformazione agricola (con contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo) e 75 milioni di euro a favore delle imprese dell’agroindustria (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo). 
E’ prevista la possibilità per gruppi di imprese di realizzare pannelli fotovoltaici per investimenti di “autoconsumo condiviso”. Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1MW. Soggetto attuatore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (GSE).

IMPRESE AGRICOLE

Sempre più imprese agricole si dedicano alla produzione e cessione di energia fotovoltaica e dunque ricordiamo che fino al limite di 260.000 kwh anno viene considerata parte del reddito agrario  mentre pa parte eccedente viene assimilata a reddito di impresa da determinarsi forfettariamente ai fini IRES  applicando il coefficiente di redditività del 25% e nel merito è entrata l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello (inviata agli Associati).

AsPerA

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