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AGRICOLTURA ELEMENTO UNIFICANTE DELLA STORIA DELL’UOMO
“La civiltà inizia con l’agricoltura e l’allevamento. Quando nacque Roma c’erano già civiltà in Africa, Asia e Sud America che avevano storia, con lingue, monumenti, colore della pelle diversi, ma facevano tutti una cosa allo stesso modo: crescevano insieme all’apprendimento e allo sviluppo dell’agricoltura, elemento unificante della storia dell’uomo”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo all’evento “I contadini con tipicità da tutto il mondo”, organizzato in occasione del Summit alimentare dell’Onu a Roma.

“Oggi non possiamo ricercare il cibo per tutti, non può essere questa la risposta alla sicurezza alimentare: deve essere il buon cibo per tutti, ed è molto differente come concetto. Non si possono prendere scorciatoie, è necessario mantenere la tradizione. Dobbiamo rispondere a tante esigenze e l’Italia può scegliere da che parte schierarsi”, ha sottolineato il ministro. “La nostra Nazione può mettere a disposizione le proprie competenze ai Paesi in via di sviluppo, come quelli dell’Africa, affinché possano diventare autosufficienti in termini di ricchezza e poter vendere i loro prodotti, evitando che ci siano emigrazioni derivanti dalla fame”, ha concluso Lollobrigida.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E RESILIENZA AGRICOLTURA
“Vogliamo riportare l’agricoltura al centro della nostra cultura, non solo per i termini di piena produzione, ma anche per l’uso della nostra stessa terra, perché i nostri agricoltori e pescatori sono i custodi dell’ambiente”, cosi il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo al vertice sulla sicurezza alimentare in corso alla Fao a Roma, al panel ‘Invertire la crisi alimentare e della fame: costruire sistemi alimentari resilienti’. 
“L’esperienza italiana in questo settore ha a cuore la sostenibilità ambientale e la resilienza dell’agricoltura, la capacità di mantenere fermi i due pilastri che garantiscono equilibrio sociale e la sicurezza alimentare che noi tutti ricerchiamo”. 

“L’agricoltura – ha sottolineato il ministro – deve dare rispose alla domanda di beni alimentari in un contesto di cambiamenti climatici, costo crescente dei fattori produttivi, anche dovuti all’aggressione della Russia all’Ucraina che in questo momento crea instabilità in termini mondiali per molte filiere alimentari”. 
Il ministro Lollobrigida ha quindi illustrato le politiche nazionali attuate dal Governo Meloni, dal momento che il reddito agricolo è sempre più esposto a pressioni dovute a una marcata volatilità dei prezzi e all’instabilità del mercato. “Abbiamo sviluppato una nuova strategia di gestione del rischio che prevede una combinazione di interventi volti ad aumentare la resilienza delle nostre aziende, fra cui il fondo mutualistico nazionale per la copertura di danni catastrofali”.

Il ministro Lollobrigida ha poi annunciato che “da quest’anno sarà attivato il servizio civile agricolo che permetterà ai giovani di fare un’esperienza di contatto con il mondo dell’agricoltura. Vogliamo che l’agricoltura torni centrale anche in termini culturali, non solo per la produzione ma anche per la manutenzione del territorio”, ha concluso. 

Il ministro, a margine del vertice sulla sicurezza alimentare, ha avuto un incontro bilaterale con l’omonimo del Kazakistan, Yerbol Karashukeyev e un breve colloquio con l’omonimo tunisino Abdelmonaem Belaati. 
Il confronto con il ministro kazako è stata l’occasione per pianificare una maggiore collaborazione fra le due Nazioni, coinvolgendo le imprese che già operano nello Stato e quelle nuove interessate a investire in nuovi mercati. 
In particolare, il ministro Lollobrigida ha espresso la volontà di accrescere gli investimenti in Kazakistan e aumentare la cooperazione tra le aziende specializzate in produzione, trasformazione ed esportazione dei prodotti, sia verso mercati asiatici sia a compensazione delle filiere più deboli, europee e italiane, come quella del grano. 
Il ministro ha espresso al collega kazako l’apprezzamento per l’esistenza di disciplinari di produzione “compatibili con i nostri mercati e che permettono di inserire le produzioni agroalimentari nei nostri processi di trasformazione, garantendo una qualità di prodotto che per l’Italia è indispensabile per mantenere il valore aggiunto che deriva non dalla quantità ma dalla qualità del prodotto”. 
A tal fine il ministro, in vista di un viaggio istituzionale in Kazakistan il prossimo anno, ha proposto l’istituzione di un tavolo tra i due Stati per individuare le proposte operative da proporre alle rispettive realtà produttive interessate a sviluppare azioni di investimento o di cooperazione, che vanno dalla produzione di cibo alla trasformazione del settore lattiero caseario, passando dalla valutazione dell’utilizzo comune di terre e delle eventuali tecnologie o di sistemi di lavorazione agricola, utili allo sviluppo dei comparti stessi.
è stata l’occasione per pianificare una maggiore collaborazione fra le due nazioni, coinvolgendo le imprese che già operano nello Stato e quelle nuove interessate a investire in nuovi mercati.  In particolare, il ministro Lollobrigida ha espresso la volontà di accrescere gli investimenti in Kazakistan e aumentare la cooperazione tra le aziende specializzate in produzione, trasformazione ed esportazione dei prodotti, sia verso mercati asiatici sia a compensazione delle filiere più deboli, europee e italiane, come quella del grano. 
Il ministro ha espresso al collega kazako l’apprezzamento per l’esistenza di disciplinari di produzione “compatibili con i nostri mercati e che permettono di inserire le produzioni agroalimentari nei nostri processi di trasformazione, garantendo una qualità di prodotto che per l’Italia è indispensabile per mantenere il valore aggiunto che deriva non dalla quantità ma dalla qualità del prodotto”. 
A tal fine il ministro, in vista di un viaggio istituzionale in Kazakistan il prossimo anno, ha proposto l’istituzione di un tavolo tra i due Stati per individuare le proposte operative da proporre alle rispettive realtà produttive interessate a sviluppare azioni di investimento o di cooperazione ,che vanno dall’area alimentare alla trasformazione del settore lattiero caseario, alla valutazione dell’utilizzo comune di terre e le eventuali tecnologie o sistemi di lavorazione agricola utili allo sviluppo dei settori di interesse. 

Sostegno allo sviluppo della Nazione, aiuti per affrontare le criticità ma allo stesso tempo una maggior collaborazione fra le due Nazioni per il contenimento dell’immigrazione irregolare sono stati i temi al centro del breve colloquio con il ministro dell’Agricoltura della Tunisia, Abdelmonaem Belaati.

SFIDA È GARANTIRE BUON CIBO PER TUTTI E DI QUALITÀ
“La sfida non può essere solo quella della ricerca di un modello che porti a garantire cibo per tutti ma garantire buon cibo per tutti. La differenza non è sottile. L’alimentazione non è solo consumo di carburante per esseri umani, ma anche l’elemento centrale di un modello di sviluppo che assicuri benessere, qualità della vita e rispetto dell’ecosistema”, così il ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida intervenendo al Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari, in corso a Roma alla sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) nella sessione “Diete salutari, culture e tradizioni: le lezioni apprese dalla dieta Mediterranea”.

“La dieta mediterranea – ha sottolineato il ministro – ha garantito al popolo italiano longevità, che è un dato oggettivo per valutare la qualità di un sistema alimentare. Gli effetti benefici sulla salute dei consumatori sono comprovati da una vasta letteratura scientifica. Nel Mediterraneo è radicata una profonda consapevolezza sociale, culturale, umana ed economica del cibo. La dieta mediterranea rappresenta non solo un modello di consumo ma anche un sistema di produzione sostenibile, che garantisce ecosistemi sani e vitalità sociale ed economica”.

“L’agricoltura sostenibile è fondamentale per proteggere la produzione alimentare locale. Dobbiamo garantire l’accessibilità economica a prodotti sani sostenibili e la consapevolezza che essi stessi, oltre a essere più buoni, hanno effetti sulla nostra salute”, ha proseguito il ministro. “C’è, un’intima connessione tra alimentazione, tradizione, sostenibilità economica, ambientale e sociale. Coniugare nel modo corretto questi elementi può garantire la ricerca di un corretto modello che affronti il tema della sicurezza alimentare oggetto di questa tre giorni”. 

Il ministro Francesco Lollobrigida a margine del Vertice ha tenuto degli incontri bilaterali con il presidente del Consiglio d’Egitto e gli omologhi di Sri-Lanka, Georgia, Fiji ed Etiopia. Gli incontri sono stati occasione per discutere di sicurezza alimentare e rinsaldare la cooperazione tra le Nazioni, fondamentale per assicurare cibo per tutti sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

L’incontro bilaterale con il presidente del Consiglio d’Egitto Moustafa Madbouly e il ministro dell’agricoltura e della Bonifica delle Terre El-Sayyed El-Qusair, è stato occasione di consolidare il rapporto di collaborazione nella produzione e trasformazione di cibo di qualità tra imprese italiane, governo e aziende egiziane. Il ministro ha sottolineato come da parte dell’Italia ci sia “la massima disponibilità a ogni forma di collaborazione, compresa la ricerca, e sul quale potremo focalizzare anche alcuni obiettivi comuni con un interscambio di informazioni e una valorizzazione di alcuni processi che possano migliorare i sistemi di produzione, abbattendo i costi e garantendo filiere che distribuiscano equamente il valore tra imprese, lavoratori e distributori”. 

La ricerca, l’innovazione tecnologica, lo sviluppo di joint venture tra le aziende sono stati al centro del bilaterale con il ministro dell’Agricoltura dello Sri-Lanka Mahinda Amaraweera, con il quale il ministro Lollobrigida ha ragionato anche della possibilità di organizzare flussi di immigrazione regolare prevedendo la formazione nello Stato di provenienza, sul modello del tavolo proposto al Bangladesh allo scorso G20 in India.
Con il ministro della Protezione Ambientale e dell’Agricoltura della Georgia Otar Shamughia, il ministro ha auspicato l’istituzione di un tavolo che possa regolare gli interscambi potenziali per aumentare il reciproco export ed import. 

Cooperazione, interscambio e rilancio dell’export sono stati i temi centrali anche dei bilaterali con il Ministro dell’Agricoltura delle Isole Fiji Vatimi Rayalu e il ministro dell’Agricoltura dell’Etiopia Girma Amente, con il quale in particolare il ministro Lollobrigida ha sottolineato come il Governo Meloni voglia portare avanti “ulteriori convergenze in termini di sviluppo che possano aiutare l’Etiopia a migliorare le proprie potenzialità”.



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