VITICOLO-ENOLOGICO

ETICHETTATURA EUROPEA DEI PRODOTTI VINICOLI
Il Question Time del ministro Lollobrigida al Senato.

Interrogazione a risposta immediata sull’etichettatura europea dei prodotti vinicoli
Signor Presidente, onorevoli Senatori,Grazie Presidente Centinaio, grazie ai colleghi del gruppo di Fratelli d’Italia, al primo firmatario Senatore De Carlo, per aver sottoposto all’attenzione del Governo, attraverso questa interrogazione, un tema che riteniamo fondamentale, la tutela della qualità dei nostri prodotti che viene messa in discussione, è stato ben descritto quello che è il quadro nel quale ci troviamo. La nostra posizione è netta: qualsiasi etichettatura che preveda uno stigma sugli effetti del vino per la salute umana è inaccettabile. Abbiamo l’impressione che chi lo propone nasconda, dietro l’alto richiamo alla tutela della salute umana, un più pratico intento a impedire ai prodotti di eccellenza italiani, qual è il vino, di affermarsi sul proprio mercato. Parliamo, infatti, di un complesso di obblighi per la creazione di una etichettatura specifica per i prodotti destinati al mercato irlandese che potrebbe portare le nostre aziende ad abbandonare quel mercato o dissuadere gli operatori dal farvi ingresso.

Rammento che tutte le misure che impediscono direttamente o indirettamente gli scambi presenti o potenziali all’interno dell’Unione europea sono restrizioni vietate dai Trattati dell’Unione europea.È per questo motivo che insieme al Vice Presidente del Consiglio Tajani, che ha subito sposato la nostra posizione, il 12 gennaio abbiamo inviato una lettera al commissario europeo al Mercato interno Breton denunciando gli effetti distorsivi per il mercato di simili previsioni normative.Non è solo, però, la tutela del mercato che ci interessa, perché è nostra intenzione ristabilire la verità: la misura irlandese non è giustificata da alcuna evidenza scientifica ed è vero, invece, che i rischi per la salute dei consumatori, termine pessimo, delle persone, dipendono dalle modalità di consumo, dal regime alimentare e dallo stile di vita.
È una verità che si sposa con gli insegnamenti che abbiamo ricevuto e che noi riversiamo ai nostri figli, ovvero che è l’abuso di un alimento che reca pregiudizio alla salute, non certo il consumo moderato. Vale naturalmente per il vino, ma anche per qualsiasi altro alimento tra quelli ampiamente presenti anche nella dieta dei Paesi nordici.

Per queste ragioni è mia intenzione promuovere una serie di iniziative di studio, insieme al Ministro della Salute, che mi ha dato ampia disponibilità, sugli effetti del consumo degli alimenti, coinvolgendo i migliori studiosi del nostro Paese, alcuni dei quali, peraltro, hanno già espresso ampiamente le loro considerazioni, supportate scientificamente in tal senso.Informo inoltre che abbiamo parlato ed aperto un canale diplomatico con gli omologhi di Francia e Spagna, danneggiati anche loro da questo tipo di indicazione, per proporre azioni condivise allo scopo di ribadire la la necessità di lavorare sulla distinzione tra consumo responsabile ed abuso di alcool, che va ovviamente contrastato. In quest’ottica, lunedì prossimo, nel contesto della riunione Agrifish incontrerò il Ministro dell’agricoltura irlandese al quale esporrò le nostre ragioni fiducioso di ritrovare i punti di condivisione e superare la diversità di vedute. Lo aiuterò anche regalandogli una bottiglia di vino, in modo che possa constatare che non abbiamo nessuna intenzione di danneggiargli la salute.

Non accetteremo mai sistemi di etichettature degli alimenti che, come il Nutriscore, producono effetti discriminatori verso le eccellenze alimentari, e noi siamo tra i produttori di eccellenze alimentari, alterando il mercato e condizionando le persone, che vengono definite consumatori finali, ma che noi riteniamo invece detentori della possibilità di scegliere tra prodotti di qualità, in nome di una informazione corretta e approfondita che intendiamo dargli senza danneggiare le economie e le imprese che a questo sono collegate e che invece vanno difese proprio difendendo la capacità di discernimento che deve essere garantita alle persone, ai cittadini di tutta Europa e del Mondo alle quali offriamo attraverso i nostri prodotti non solo eccellenze, ma anche potenziali fattori di benessere.
https://youtu.be/zaDJMGhyjIQ
Fonte Masaf

COMITATO ITALIA-SPAGNA-FRANCIA

Riunito in sessione plenaria a Roma

Il Comitato misto franco-spagnolo-italiano per il settore vitivinicolo ha tenuto il 30 novembre a Roma la sua quinta riunione plenaria dopo la sua creazione nell’estate del 2017. Questa è stata la prima riunione plenaria che si è tenuta in Italia dopo la sua adesione al Comitato misto nel 2021. Questo Comitato riunisce nello stesso forum i professionisti e le amministrazioni dei tre principali produttori di vino dell’UE, che insieme rappresentano oltre l’85% della produzione europea.

L’incontro è stato presieduto da Luigi Polizzi (Direttore Generale per le Politiche Internazionali e dell’Unione europea del Ministero italiano dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Philippe Duclaud (Direttore Generale per lo Sviluppo Economico e Ambientale delle Imprese del Ministero francese dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare) ed Esperanza Orellana (Direttore Generale per la Produzione Agricola e i Mercati del Ministero spagnolo dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione), con la presenza delle principali organizzazioni rappresentative del settore dei tre Paesi.

L’incontro ha ricordato gli obiettivi di questo Comitato, che cerca di migliorare le relazioni tra i professionisti e le amministrazioni dei tre Paesi per creare un clima adeguato di dialogo e fiducia che permetta di lavorare insieme, condividere una visione economica, per la quale le amministrazioni preparano bollettini trimestrali con i principali indicatori del settore, e stabilire posizioni comuni per difendere il settore a livello europeo e internazionale.  

L’ordine del giorno dell’incontro era incentrato sull’analisi della situazione del mercato e delle sue prospettive, oltre che sulla discussione di temi legati al vino, alle politiche sanitarie e di promozione, alla sostenibilità della produzione vinicola e alla nuova proposta di regolamento sulle indicazioni geografiche attualmente in discussione nell’Unione Europea. 

Durante l’incontro è stato deciso che le tre amministrazioni invieranno una lettera congiunta alla Commissione europea per chiedere che non vi siano discriminazioni nei confronti dei prodotti vinicoli nelle politiche di promozione alimentare dell’Unione europea. Queste politiche sono essenziali per garantire la competitività del settore. 

In questa lettera chiederanno anche alla Commissione di adottare al più presto il regolamento delegato sugli ingredienti dei prodotti vitivinicoli, come concordato nella recente riforma della PAC. Questo regolamento dovrebbe riaffermare la specificità delle norme sull’etichettatura delle indicazioni nutrizionali e degli ingredienti, nonché la digitalizzazione come strumento di innovazione nell’informazione dei consumatori.

In relazione alla situazione del mercato, alla Commissione europea verrà chiesto anche un monitoraggio esaustivo dell’evoluzione del settore e, se necessario, risposte comuni. 

Per quanto riguarda la sostenibilità, il dibattito si è concentrato sulle misure di sostenibilità ambientale ed economica che verranno affrontate nei prossimi mesi e per le quali il settore si è sempre impegnato, chiedendo che vengano effettuati i relativi studi di impatto nei nuovi regolamenti per consentirne l’attuazione in modo realistico. 

Infine, per quanto riguarda il regolamento sulle indicazioni geografiche, i tre Paesi hanno espresso le loro riserve sulla proposta legislativa della Commissione e hanno informato il settore che si impegneranno affinché i negoziati in seno al Consiglio portino a miglioramento significativi che rafforzino il sistema di qualità che le indicazioni geografiche rappresentano nel settore vitivinicolo. 

La prossima riunione plenaria del Comitato misto si terrà in Francia nel 2023.  
Fonte Masaf

centrostudi.aspera@gmail.com

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